Quali sono gli equivoci più comuni sulla gestione dell'innovazione?

Per sconvolgere il mercato, non bastano solo i "momenti eureka". Immergiti nelle strategie concrete che alimentano il successo delle aziende leader. Smaschera i miti comuni sull'innovazione e scopri come prosperare davvero nel panorama dell'innovazione.

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Innovation Management
Carlos Mendes
Carlos Mendes
Co-Founder @ InnovationCast

Quali sono gli equivoci più comuni sulla gestione dell'innovazione?

Ogni giorno vengono pubblicate storie su come imprenditori, startup e grandi imprese sconvolgono il mercato con idee rivoluzionarie. Ma questo fiume di contenuti sull'innovazione, per quanto indubbiamente interessante, non serve a guidarvi concretamente nella vostra strategia di innovazione.

Nonostante quello che gli autori vorrebbero farci credere, aziende come Tesla e Google non hanno costruito il loro successo su momenti "eureka!" o intuizioni occasionali. Niente affatto. Hanno invece elaborato strategie di innovazione complete e a basso rischio ottenendo risultati nel tempo.

Nel seguente articolo riveleremo le principali convinzioni errate sull'innovazione e l'approccio all'innovazione adottato dalle aziende leader nel mondo per assicurarsi il successo a lungo termine.

Convinzione errata n. 1: L'innovazione si basa solo sulle idee

È facile "romanticizzare" le grandi idee. Tutti noi vorremmo credere di essere a un passo da un'idea rivoluzionaria e dalla fortuna eterna ed è per questo che ci vengono continuamente vendute storie di successo su imprenditori eccezionali e sulle strategie comprovate che hanno usato per assicurarsi la redditività a lungo termine.

La maggior parte delle aziende non ha difficoltà a generare idee.

Questa é ovviamente la parte più semplice dell'innovazione. Ma con i guru aziendali a insistere sul fatto che le grandi idee sono la chiave del successo, è facile dimenticare la grande quantità di idee che portano al fallimento e il motivo per cui ciò accade.

Infatti, le idee fallite rovinerebbero la narrativa. A nessuno piace conoscere la realtà: ossia che la maggior parte delle idee nuove e ambiziose non giunge a buon porto e che l'innovazione è il frutto di una strategia oculata e di perseveranza.

Inoltre, la maggior parte delle aziendenon è altrettanto abile a convalidare, sperimentare e implementare le idee.

Anche se siete riusciti a partorire un'idea rivoluzionaria, che potrebbe cambiare il futuro della vostra organizzazione, è probabile che si estingua e muoia se non è supportata da un processo ben definito. L'incapacità di far passare le idee attraverso un processo di innovazione sistematico è uno dei maggiori ostacoli in cui le aziende si imbattono nel loro sforzo innovativo.

Per assicurarsi il controllo del mercato a lungo termine, occorre innovare in più aree e coerentemente. Implementando processi di innovazione ad-hoc, è possibile identificare idee pertinenti che risolvono problemi reali, mitigare i rischi e massimizzare il ritorno sull'innovazione.

Convinzione errata n. 2: l'innovazione riguarda esclusivamente lo sviluppo di nuovi prodotti (SNP)

Poiché i nuovi prodotti sono entità tangibili, è facile confonderli come la sola somma dell'innovazione. Ma l'innovazione di successo riguarda ogni aspetto dell'azienda, non solo lo sviluppo di nuovi prodotti.

Concentrare tutti gli sforzi sui nuovi prodotti è una strategia estremamente rischiosa. Le persone sono avverse al cambiamento e lo rifiutano senza pensarci due volte, preferendo rimanere fedeli a ciò che già conoscono.

Qualcuno direbbe che "gli abili innovatori sono persone che corrono rischi", ma non c'è niente di più sbagliato: la redditività a lungo termine di un'azienda dipende dalla capacità di minimizzare i rischi e concentrarvi contemporaneamente su piccoli e solidi miglioramenti che si sommano nel tempo.

Le aziende di successo guardano oltre i prodotti per sfruttare tutto il loro potenziale innovativo. Lo fanno diversificando il portafoglio di innovazione e distribuendo il rischio assunto su più aree di business. Altre strade verso l'innovazione comprendono, tra l'altro, l'innovazione di network, struttura, processo e canale.

Convinzione errata n. 3: l'innovazione è riservata ai professionisti dell'innovazione

L'idea che l'innovazione sia appannaggio dei professionisti dell'innovazione è errata e si traduce in una visione miope che porta a strategie e processi di innovazione inefficaci. Come discusso nella Convinzione errata n. 2, un'innovazione di successo richiede un approccio a 360°, per rispondere rapidamente alle grandi evoluzioni del settore. Quanto più rapidamente un'azienda è in grado di reagire e restare vigile, maggiore è la sua probabilità di superare la concorrenza.

Per distaccare la concorrenza, la strategia di innovazione deve attingere a una base di conoscenze estesa, che vada oltre la prospettiva dei professionisti dell'innovazione. Un approccio di innovazione aperta raccoglie le esperienze e le conoscenze di una rete più ampia di dipendenti, clienti, partner e altri stakeholder. È questo approccio all'innovazione aperta che ha portato al successo di aziende quali Apple, Google e Tesla.

Questo approccio arricchisce la strategia di innovazione con nuove prospettive, consentendo di individuare rapidamente i limiti e i vantaggi di un'idea. Inoltre, delega il potere decisionale a chi è direttamente interessato dal problema. Ad esempio, i dipendenti che svolgono il lavoro quotidiano sul campo, sono meglio informati dei problemi che compromettono le operazioni e i processi quotidiani generando insoddisfazione nei clienti molto più di quanto possano esserlo i professionisti dell'innovazione.

Convinzione errata n. 4: L'Innovazione consiste solo in grandi scoperte

È difficile trovare persone che pensino fuori dagli schemi e propongano idee rivoluzionarie. Anche identificare le idee rivoluzionarie è più difficile di quanto sembri.

Poiché le idee rivoluzionarie di successo sono influenzate da una miriade di fattori esterni, come la politica o i dati demografici emergenti, è impossibile determinare se il successo possa essere attribuito al semplice carattere innovativo di un'idea o se si tratti di una semplice coincidenza, ovvero essere al posto giusto nel momento giusto.

I casi straordinari che si leggono sui giornali non dovrebbero essere usati come tabella di marcia per la strategia di innovazione. Troppo spesso le storie di successo sono il risultato di una distorsione di sopravvivenza e non dipingono un quadro realistico di ciò che comporta realmente l'innovazione . Le ipotesi di sconvolgere il mercato con un'idea innovativa sono minime. Un'innovazione che rompe gli schemi dovrebbe far parte della strategia di innovazione, ma solo in parte.

Convinzione errata n. 5: L'innovazione deve venire dall'alto

Le strutture gerarchiche sono utili per delegare le responsabilità e creare un senso di appartenenza, ma possono rivelarsi un vero e proprio ostacolo all'innovazione. Solitamente, le decisioni più importanti in materia di innovazione sono prese dai vertici aziendali e attuate da chi sta in basso. Semplice.

Tuttavia, poiché i dirigenti sono vincolati da KPI, quali margini di profitto e costi di acquisizione dei clienti, in realtà non hanno le competenze per prendere decisioni sull'innovazione. Come dice Scott Berkun, autore di "The Myths of Innovation" "l'innovazione richiede la volontà di sfidare le convenzioni". La maggior parte dei dirigenti ha raggiunto il successo destreggiandosi con cautela nel mondo aziendale e scegliendo un processo decisionale per lo più conservativo, che non porta valore in termini di innovazione.

In che misura un amministratore delegato comprende i numerosi problemi che si verificano alla base? È in grado di percepire i problemi dei clienti? È consapevole degli ingorghi che intasano i processi quotidiani? No, ovviamente.

Chi conosce le grandi sfide dell'azienda sono le persone che si trovano a gestirle quotidianamente. Aprendo la vostra strategia di innovazione a una rete allargata, potrete diversificare il vostro pool di collaboratori e scoprire nuove possibilità di innovazione. Con questa nuova prospettiva, è più facile dare priorità agli investimenti in base ai risultati previsti.

Convinzione errata n. 6: L'innovazione richiede grandi scommesse

Ogni attività aziendale comporta un certo livello di rischio. Quando assumete un nuovo dipendente, ad esempio, pensate che quella persona sia in grado di svolgere il ruolo almeno adeguatamente. Non potete saperlo con certezza, ma avete fatto il possibile per massimizzare le probabilità di successo.

È un rischio, ma calcolato. La vostra strategia di innovazione deve essere diversificata e supportata da processi su misura. Quindi, anche l'innovazione dovrebbe essere trattata con lo stesso livello di cautela. Questi processi devono comprendere fasi progettate per mitigare il più possibile i rischi, come la convalida, la sperimentazione e la prototipazione delle idee.

Il livello di rischio di un'idea definisce l'approccio e i risultati previsti. Indipendentemente dalla probabilità di successo o meno, un'idea può sempre fallire, anche se avete mitigato il maggior numero di rischi possibile. Naturalmente, minore è il rischio, maggiore sono le probabilità di successo per cui sono proprio i miglioramenti incrementali a garantire la redditività a lungo termine.

Nel suo libro "Little Bets: How Breakthrough Ideas Emerge from Small Discoveries", Peter Sims ribadisce l'importanza di innovazioni piccole e continue. Inoltre, afferma "Sperimentate: imparate facendo. Fallite rapidamente per imparare in fretta. Mettete a punto esperimenti e prototipi per raccogliere spunti, identificate problemi e costruite idee creative, come fece Beethoven per scoprire nuovi stili e forme musicali."

Il vostro portafoglio di innovazioni dovrebbe essere il più diversificato possibile, in modo da ridurre l'impatto degli inevitabili fallimenti. Le aziende che rischiano tutto su un'unica grande idea, rifiutando i cambiamenti di contesto, rischiano di ritrovarsi in bancarotta.

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Molte aziende non riescono a stare al passo con la concorrenza perché la loro strategia di innovazione non funziona a pieno regime. Prima di rendersene conto, continuano a girare a vuoto, creando sempre più prodotti per sempre meno clienti.

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